Sicurezza sul lavoro: quando la prevenzione passa anche dal digitale

Sicurezza sul lavoro: quando la prevenzione passa anche dal digitale

Ogni anno in Italia migliaia di persone subiscono un infortunio sul luogo di lavoro.
Secondo i dati INAIL aggiornati a luglio 2025, le denunce di infortunio sono state oltre 360.000 nei primi sette mesi dell’anno, in lieve calo rispetto al 2024, ma ancora lontane da un livello accettabile. Gli infortuni mortali restano una ferita aperta: più di 500 casi nello stesso periodo [fonte: INAIL, “Denunce di infortuni e malattie professionali – dati di luglio 2025”].

Dietro questi numeri ci sono persone, famiglie, imprese.

E troppo spesso, come ricordano le analisi dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l’80% degli incidenti deriva da comportamenti errati, scarsa consapevolezza o cattiva organizzazione.

Ma c’è anche un altro fattore, meno visibile e altrettanto pericoloso: il malfunzionamento dei macchinari.

Quando la manutenzione diventa sicurezza

Le attività di manutenzione, specie quelle non di routine, rappresentano uno dei momenti di maggiore rischio.
Un guasto imprevisto, un intervento su una macchina in condizioni critiche, una procedura non aggiornata possono trasformarsi in un pericolo concreto per chi lavora.

È da questa consapevolezza che nasce K4Asset & Safety, il progetto con cui Kiwibit ha voluto andare con Omniak oltre la semplice gestione operativa degli asset.
L’obiettivo: trasformare la manutenzione in uno strumento di prevenzione.

Grazie all’integrazione di tecnologie IoT, algoritmi di machine learning e realtà virtuale, Omniak consente di:

  • monitorare in tempo reale le condizioni delle macchine e prevenire anomalie;
  • programmare interventi di manutenzione predittiva per ridurre i rischi legati ai guasti;
  • offrire ambienti di formazione immersiva in realtà virtuale, dove i lavoratori possono addestrarsi in sicurezza su scenari reali, senza esporsi a pericoli.

Il digitale come alleato della cultura della sicurezza

La tecnologia da sola non basta.
Serve una cultura della sicurezza che parta dalle persone e arrivi fino alle decisioni aziendali.
La prevenzione non si improvvisa: si pianifica, si misura e si coltiva ogni giorno.

Ed è qui che entra in gioco la responsabilità di chi guida le imprese.
Come evidenziato anche dal Bando BIT di INAIL e ARTES 4.0, che ha sostenuto il nostro progetto, l’innovazione può e deve diventare parte integrante delle strategie di tutela dei lavoratori.
Ma, come ci piace ricordare, “è l’imprenditore che deve mettere in casa gli strumenti giusti”.

La tecnologia oggi è pronta.
Omniak la mette a disposizione.
Ora serve la volontà di usarla per quello che davvero conta: proteggere le persone.

Noi con Omniak stiamo facendo la nostra parte. E tu?

K4asset & Safety. Il progetto OmniaK con cui vogliamo migliorare le condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro

K4asset & Safety. Il progetto OmniaK con cui vogliamo migliorare le condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro

Da quando Kiwibit è stata fondata, più di dieci anni fa, ci siamo costantemente dedicati alla digitalizzazione dei processi aziendali, con lo scopo di consentire alle imprese di concentrarsi sulle attività ad alto valore aggiunto

Negli ultimi anni in particolare ci siamo focalizzati sullo sviluppo di OmniaK, uno strumento che sfrutta appieno le potenzialità delle tecnologie Industria 4.0. Il suo modulo principale, K4asset, è un CMMS (Computerized Maintenance Management System) appositamente progettato per gestire, monitorare e mantenere gli asset aziendali, quali impianti industriali, edifici, macchinari o infrastrutture.

Sviluppo del progetto K4ASSET & SAFETY per ARTES 4.0

Attraverso la partecipazione e alla vincita del bando di innovazione tecnologica BIT con un progetto finanziato da INAIL, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, e cogestito da ARTES 4.0, ci siamo posti l’intento di far diventare k4asset una soluzione integrata per la prevenzione di malfunzionamenti di macchinari industriali che possono generare rischi per la sicurezza dei lavoratori.

L’obiettivo del progetto K4ASSET & SAFETY è consentire all’azienda di eseguire azioni di manutenzione preventiva e predittiva sui macchinari, integrando tecnologie IoT, realtà virtuale e AI con la piattaforma k4asset.

K4ASSET & SAFETY sarà quindi una soluzione innovativa poiché si tratta di uno strumento “all-in-one” che integra una piattaforma web con tecnologie IoT, algoritmi di machine learning e per la realtà virtuale, generando un prodotto specificatamente declinato ai fini della prevenzione degli incidenti sul lavoro ed alla formazione dei lavoratori per la tutela della salute e della sicurezza. L’obiettivo è quello di sviluppare uno strumento altamente flessibile ed adattabile a qualsiasi contesto aziendale, indipendentemente dal settore operativo e dalla dimensione. La sensoristica di campo sarà fortemente eterogenea in modo da poter strutturare l’architettura di recupero dati in base alla numerosità e alla tipologia di macchine di volta in volta presenti nelle aziende interessate alla soluzione. Allo stesso modo anche la generazione dei gemelli digitali dei macchinari, mediante strumenti di scansione 3D, sarà calibrata rispetto alle reali esigenze aziendali ad esempio in taluni casi si opererà la virtualizzazione dell’intero capannone e di tutte le macchine, in altri casi si opterà invece per la generazione del modello virtuale unicamente delle macchine più impegnative in termini di interventi manutentivi. 

 Grazie alla vincita del Bando BiT abbiamo potuto instaurare importanti partnership con altri soci di ARTES 4.0 specializzati nell’integrazione delle suddette tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0. In particolare Zerynth per Iot, R&D Telecommunication and Energy per la realtà virtuale e Daxo Group per l’AI. 

Al completamento del progetto, attraverso l’integrazione di tecnologie quali IoT, VR e AI, la piattaforma sarà in grado di monitorare in tempo reale i macchinari, generare piani di manutenzione e fornire modelli tridimensionali interattivi delle aree di lavoro e dei macchinari stessi. L’obiettivo è prevenire gli infortuni, posizionando la piattaforma su un livello di maturità tecnologica, pari a TRL8

La fase finale del progetto K4ASSET & SAFETY prevederà la realizzazione di un PoC presso un’industria chimica per la validazione del sistema e delle sue componenti per poi rilasciare le innovazioni del prodotto in commercio.

Tutti i dettagli sul Omniak e k4asset sono disponibili sul sito www.omniak.it

Il cuore di un’operazione di Manutenzione Efficace: il CMMS

Il cuore di un’operazione di Manutenzione Efficace: il CMMS

La gestione efficiente delle attività di manutenzione è fondamentale per qualsiasi azienda che desideri mantenere l’affidabilità dei propri asset. In questo contesto, il termine “CMMS” è fondamentale, ma cosa significa esattamente e come funziona?

Cos’è un CMMS?

Un CMMS, acronimo di Computerized Maintenance Management System, è un potente alleato per semplificare la gestione delle attività di manutenzione. Questo sistema software è progettato per agevolare la registrazione, la pianificazione e il tracciamento delle operazioni di manutenzione, garantendo la massima affidabilità degli asset aziendali. Ma com’è possibile che un software sia così efficace nella gestione della manutenzione?

Come funziona un CMMS?

Il funzionamento di un CMMS è basato su un processo ben strutturato. Esso comprende la registrazione sistematica dei dati relativi agli asset aziendali, la pianificazione delle attività di manutenzione preventiva e la gestione degli interventi correttivi. Un CMMS offre visibilità in tempo reale e analitiche dettagliate per una migliore presa di decisioni.

Quali sono i vantaggi dell’uso di un CMMS?

L’adozione di un CMMS comporta notevoli vantaggi. I benefici includono un notevole miglioramento dell’efficienza operativa, la riduzione dei costi di manutenzione e l’ottimizzazione della durata degli asset. Inoltre, un CMMS favorisce una maggiore affidabilità e sicurezza aziendale.

Come si implementa un CMMS?

L’implementazione di un CMMS è un processo che richiede attenzione ai dettagli. Comprende la raccolta dei requisiti, la personalizzazione del sistema in base alle esigenze specifiche dell’azienda e la formazione degli utenti. Un buon fornitore di CMMS fornirà supporto in ogni fase del processo.

Quali sono le funzionalità di base di un CMMS?

Le funzionalità di base di un CMMS includono la pianificazione delle attività, la gestione degli asset, la generazione di report e molto altro. Queste caratteristiche aiutano a gestire in modo efficiente le operazioni di manutenzione.

Come si adatta un CMMS alle specifiche esigenze aziendali?

Un CMMS è altamente personalizzabile. È possibile configurarlo in modo da soddisfare le specifiche esigenze aziendali, definendo processi, campi e report personalizzati. Ciò significa che ogni azienda può ottenere un CMMS su misura per le proprie esigenze.

Come si integra un CMMS con altri sistemi aziendali?

L’integrazione con altri sistemi aziendali, come gli ERP, è essenziale per ottimizzare le operazioni. Un CMMS di qualità offre strumenti di integrazione per una gestione fluida dei dati e dei processi.

Quali sono le best practice per l’uso di un CMMS?

Le best practice includono la pianificazione di manutenzioni preventive, la registrazione accurata dei dati, l’ottimizzazione dei processi di gestione delle attività di manutenzione e la formazione dei dipendenti per massimizzare i benefici. La formazione è cruciale per sfruttare appieno il potenziale di un CMMS.

Quali sono le opzioni di formazione e supporto disponibili?

In Kiwibit forniamo supporto completo, compresa la formazione dei dipendenti, per garantire che il nostro CMMS, k4asset, sia utilizzato in modo efficace e che le aziende possano trarre il massimo vantaggio dalla soluzione. La formazione continua è fondamentale per rimanere al passo con le evoluzioni del software.

Quali sono i costi associati all’implementazione di un CMMS?

I costi variano in base alle esigenze specifiche dell’azienda. Tuttavia, i benefici, come il risparmio sui costi di manutenzione e l’aumento della produttività, superano di gran lunga gli investimenti iniziali. Un CMMS è un investimento nell’efficienza e nella sostenibilità a lungo termine del tuo business.

Se hai ulteriori domande o desideri ulteriori dettagli sul nostro CMMS, non esitare a contattarci. Siamo qui per aiutarti a ottimizzare la gestione delle attività di manutenzione nella tua azienda!

L’importanza del Design UX/UI nell’Industria: la chiave per il successo

L’importanza del Design UX/UI nell’Industria: la chiave per il successo

Nell’industria, la qualità e la funzionalità di un prodotto o di un software erano tradizionalmente considerate le caratteristiche principali. Tuttavia, negli ultimi anni, il panorama aziendale ha subito una trasformazione significativa. L’esperienza dell’utente (UX) e l’interfaccia utente (UI) sono diventate componenti chiave per il successo, anche in settori in cui una volta non erano considerate prioritarie.

L’importanza del Design UX/UI nell’Industria

L’industria, spesso associata a processi produttivi e tecnologie avanzate, sta abbracciando sempre più il design UX/UI come parte essenziale del ciclo di sviluppo dei prodotti. Ecco perché il design UX/UI è cruciale:

  1. Usabilità Migliorata: un’interfaccia utente ben progettata rende il software facile da usare, riducendo al minimo la curva di apprendimento per gli operatori industriali.
  2. Efficienza Operativa: un design intuitivo e fluido permette di completare le attività più rapidamente, aumentando l’efficienza complessiva.
  3. Riduzione degli Errori: un’interfaccia chiara e ben organizzata riduce i rischi di errori umani, garantendo una maggiore precisione nelle operazioni.
  4. Soddisfazione del Cliente: anche nell’industria, la soddisfazione del cliente è essenziale. Un’esperienza utente positiva contribuisce a soddisfare le aspettative dei clienti e a mantenere relazioni durature.

Il cambiamento di prospettiva

L’industria ha abbandonato l’idea che il design UX/UI sia importante solo per le applicazioni consumer-oriented. In effetti, le aziende industriali si sono rese conto che una buona UX/UI può comportare un vantaggio competitivo significativo. Un software o un prodotto che è piacevole da usare e che semplifica le operazioni offre un valore aggiunto e può far risparmiare tempo e risorse.

L’impegno di Kiwibit nella fase di Design UX/UI

Da parte nostra, presso Kiwibit, comprendiamo appieno l’importanza del design UX/UI nell’industria. Ogni progetto che affrontiamo include una fase di progettazione dedicata, in cui ci concentriamo sulla creazione di un’interfaccia utente intuitiva e un’esperienza utente ottimale.

La nostra missione è quella di garantire che i nostri clienti industriali ricevano non solo prodotti e software funzionali, ma anche soluzioni che rispondano alle loro esigenze in modo efficace e piacevole. Riteniamo che il design UX/UI sia la chiave per offrire servizi di altissima qualità e ci impegniamo a far emergere questa importanza in ogni progetto che affrontiamo.

In conclusione, il design UX/UI è diventato un aspetto cruciale nell’industria, contribuendo in modo significativo al successo e alla soddisfazione dei clienti. Kiwibit è orgogliosa di fare parte di questo cambiamento di prospettiva, lavorando costantemente per fornire soluzioni di alta qualità e per dimostrare che l’esperienza utente è fondamentale in settori in cui era una volta trascurata.

 

Hai già capito che questo è il percorso giusto per la tua azienda e per il tuo prodotto? Allora non esitare ancora, CONTATTACI SUBITO e parlaci del tuo progetto, individueremo per te, sulla base delle tue esigenze, la soluzione migliore!

Gli strumenti del mestiere: le parole dell’innovazione che caratterizzano il nostro lavoro

Gli strumenti del mestiere: le parole dell’innovazione che caratterizzano il nostro lavoro

agile - gli strumenti del nostro mestiere

Agile

Agile è una filosofia organizzativa, applicata in particolare alle aziende di sviluppo software, pensata per rendere il processo di realizzazione di un progetto, specie se corposo, più snello e capace di adattarsi a cambiamenti di requisiti in corsa, rispondendo ad esigenze di business in costante mutamento.

La parola Agile viene utilizzata per la prima volta nel 2001 con la pubblicazione del Manifesto per lo Sviluppo Agile del Software, e fa da cappello ad una serie di metodologie di gestione del lavoro tra cui la più conosciuta è Scrum.

I concetti su cui si basano le metodologie Agile sono:

  • Processo iterativo-incrementale: il lavoro viene suddiviso in azioni completabili entro un certo periodo di tempo denominato sprint, al termine del quale viene rilasciata una versione al cliente che può testare la nuova funzionalità implementata.
  • Persone al centro: la collaborazione fra le persone coinvolte nel progetto è fondamentale, sia all’interno del team che con il cliente il quale viene costantemente aggiornato sullo stato di avanzamento e coinvolto nei test delle versioni incrementali rilasciate.
  • Misurazione dei progressi: grazie alla suddivisione in step validabili, il processo viene monitorato sia in termini di effort che in termini di risultato.
  • Facilitazione dei processi di sviluppo: vengono adottati strumenti per rendere l’avanzamento e la misura delle performance trasparenti a tutti i partecipanti, in modo da favorire il confronto, la flessibilità e l’autonomia decisionale. Vengono inoltre automatizzate il più possibile le attività collaterali, quali, ad esempio, le operazioni di rilascio del software.

Come può essere utile per la tua azienda?

Affidando i tuoi progetti ad un’azienda come Kiwibit che utilizza questo approccio potrai verificare in corsa quello che viene prodotto e renderti conto via via del risultato, in modo da apportare agilmente eventuali modifiche senza dover attendere il termine dello sviluppo,  abbattendo i costi di produzione ed evitando effort inutili. Inoltre verrai aiutato ad individuare il Minimum Viable Product per avere un feedback nel minor tempo possibile.

sviluppo_agile_kiwibit

angular

Angular

Aungular è un framework open source per realizzare applicazioni web dinamiche come ad esempio SPA e web app. Angular offre la possibilità di utilizzare l’HTML come linguaggio template ma allo stesso tempo di estenderne la sintassi per esprimere le componenti di un’applicazione in modo chiaro e sintetico. Sviluppato principalmente dai programmatori di Google è stato rilasciato la prima volta nel settembre 2016 ed l’evoluzione di AngularJS.

Come lo utilizziamo in Kiwibit?

In Kiwibit lo utilizziamo per la maggior parte delle web application che sviluppiamo per i nostri clienti. Come nella recente applicazione web sviluppata per la gestione dei flussi di lavoro relativi alla formazione, indirizzario e progetti di ANCI Toscana

assesment

Assessment

La traduzione in italiano della parola “assessment” è “valutazione”.
In ambito Industria 4.0 con assessment si intende quello step iniziale che permette di misurare il grado di digitalizzazione di un’impresa e di individuare misure concrete per aiutarla a massimizzare i vantaggi economici derivanti dalla trasformazione in ottica digitale del business, dei processi, dell’organizzazione, dei prodotti, della supply chain e, soprattutto, della cultura aziendale.
Si svolge in uno o più incontri durante i quali vengono intervistati responsabili delle funzioni aziendali presenti e in cui si approfondiscono le modalità di lavoro dell’azienda stessa ed i servizi e prodotti che l’azienda offre al fine di individuare possibili strade di evoluzione.

Come può essere utile per la tua azienda?
Lo sguardo esterno di una persona con competenze in ambito tecnologico può aiutare l’azienda, attraverso una “spinta gentile”, a stimolare un dibattito interno e a costruire insieme un percorso verso la trasformazione digitale, ad aprire nuovi orizzonti partendo dalle risorse e competenze che l’azienda possiede.

Con i nuovi clienti che vogliono iniziare il loro percorso di trasformazione digitale in Kiwibit ci piace partire da qui.

Contattaci se vuoi saperne di più.

 

aws

AWS

AWS ovvero Amazon Web Services è una piattaforma cloud completa e tra le più utilizzate al mondo che offre servizi di elaborazione, storage di database, distribuzione di contenuti e altre funzionalità, utili per lo sviluppo di applicazioni in modo scalabile, flessibile e affidabile.

Sfruttando i vantaggi del cloud computing (link a parola), AWS offre una molteplicità di servizi utili nei più svariati settori aziendali come soluzioni per: l’archiviazione, il Backup e ripristino, la Blockchain, le Applicazioni aziendali, di distribuzione di contenuti, di data lake e analisi, e-commerce, Edge Computing, Sviluppo di front-end Web e di dispositivi mobili, High Performance Computing, Architetture cloud ibride, Internet of Things, Machine Learning, Lavoro da remoto, Elaborazione di dati scientifici, Elaborazione serverless, Siti Web, etc…

Come utilizziamo AWS in Kiwibit?
In Kiwibit abbiamo utilizzato AWS per molti progetti tra cui “Casa Sicura” progetto a supporto dell’attività di volontariato dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in cui abbiamo sviluppato un’architettura del SaaS basata su AWS per fornire ai volontari una piattaforma di controllo e organizzazione del centro visite.

 

assesment

Assessment

La traduzione in italiano della parola “assessment” è “valutazione”.
In ambito Industria 4.0 con assessment si intende quello step iniziale che permette di misurare il grado di digitalizzazione di un’impresa e di individuare misure concrete per aiutarla a massimizzare i vantaggi economici derivanti dalla trasformazione in ottica digitale del business, dei processi, dell’organizzazione, dei prodotti, della supply chain e, soprattutto, della cultura aziendale.
Si svolge in uno o più incontri durante i quali vengono intervistati responsabili delle funzioni aziendali presenti e in cui si approfondiscono le modalità di lavoro dell’azienda stessa ed i servizi e prodotti che l’azienda offre al fine di individuare possibili strade di evoluzione.

Come può essere utile per la tua azienda?
Lo sguardo esterno di una persona con competenze in ambito tecnologico può aiutare l’azienda, attraverso una “spinta gentile”, a stimolare un dibattito interno e a costruire insieme un percorso verso la trasformazione digitale, ad aprire nuovi orizzonti partendo dalle risorse e competenze che l’azienda possiede.

Con i nuovi clienti che vogliono iniziare il loro percorso di trasformazione digitale in Kiwibit ci piace partire da qui.

Contattaci se vuoi saperne di più.

 

heroku

Heroku

Heroku è una piattaforma cloud che permette alle aziende di creare, fornire, monitorare e scalare app. Rende i processi di implementazione, configurazione, ridimensionamento, ottimizzazione e gestione delle app il più semplici e diretti possibile. Heroku fornisce, inoltre, un database-as-a-service sicuro e scalabile e oltre 200 componenti aggiuntivi con cui estendere istantaneamente le applicazioni.

Come può essere utile per la tua azienda?
In Kiwibit utilizziamo Heroku quando abbiamo bisogno di configurare l’architettura delle nostre applicazioni web in modo scalabile come nel caso dell’applicazione web dedicata per la gestione dei flussi di lavoro per Anci Toscana. 

indagine-competitiva

Indagine competitiva

La Patent Competitive Intelligence è un modello di analisi basata sullo studio dei brevetti esistenti riguardo ad un dato argomento o ad esso correlati, che permette di rispondere a una serie di domande per definire al meglio il proprio prodotto:
Dove sono? Che cosa c’è già nel mio settore? Che cosa ci sarà? Dove voglio andare? Ha senso la direzione di R&S che voglio intraprendere? Avrò un mercato?

Come può essere utile per la tua azienda?
Condurre un’analisi di questo tipo permette di capire cosa sta facendo la concorrenza, monitorare il trend tecnologico nel settore di riferimento e, perché no, anche di individuare potenziali partnership.
In questo modo puoi verificare che la strategia di ricerca e sviluppo di medio-lungo termine della tua azienda sia coerente ed adeguata per il mercato del prossimo futuro.

In Kiwibit ci avvaliamo di una partnership consolidata con professionisti esperti in questa materia e, se necessario, a valle dell’assesment iniziale, consigliamo un approfondimento di questo tipo.

j2ee

J2EE

J2EE ovvero Java Platform Enterprise Edition e che spesso è identificato semplicemente con Java EE. Java è un linguaggio di programmazione sviluppato da Sun Microsystems che consente la comunicazione multipiattaforma tra più tipi di dispositivi.
Nella versione J2EE, ovvero Enterprise, si ha una particolare attenzione alla risoluzione dei problemi di un’azienda come la comunicazione, il salvataggio e la sicronizzazione sicura dei dati, ma anche sul loro recupero o modifica. Sistemi inoltre che forniscono importanti caratteristiche richieste dalle applicazioni enterprise come: scalabilità, sicurezza, persistenza dei dati e tanto altro.

Come utilizziamo J2EE in Kiwibit?
J2EE è lo stack di riferimento per la realizzazione di tutte le nostre web application più importanti. Lo abbiamo utilizzato nel caso della webapp sviluppata per Anci Toscana o quella per il Consorzio Autoscuole Pratesi.

mems

MEMS

La sigla MEMS sta per Micro Electro-Mechanical Systems ovvero microsistemi elettromeccanici.
Con questa tecnologia rivoluzionaria si sono portati i componenti meccanici ad una dimensione simile a quella dei componenti elettronici, rendendone possibile l’integrazione a bordo dello stesso chip di silicio in spazi ridottissimi.

In questo modo si possono realizzare microsensori per la rilevazione di diverse grandezze (meccaniche, fluidodinamiche, termiche, chimiche, biologiche, ottiche, magnetiche) e la parte elettronica, che costituisce l’intelligenza del dispositivo, raccoglie e processa le informazioni da essi provenienti per poi trasmetterle ad altri sistemi o comandare degli attuatori i quali potrebbero essere a loro volta miniaturizzati a bordo dello stesso circuito.

In tecnologia MEMS troviamo accelerometri, giroscopi, microfoni, sensori ambientali (temperatura, umidità, pressione, gas), sensori di PH e di potenziale cellulare,  sensori di flusso, sensori ottici di immagine, tutti di dimensioni minuscole e a basso costo.

Come può essere utile per la tua azienda?
In ambito industriale, ad esempio, gli accelerometri MEMS possono essere utilizzati per il monitoraggio delle vibrazioni di alberi, motori, cuscinetti, cinghie ed ingranaggi, al fine di rilevare oscillazioni anomale prima che il macchinario si rompa: ciò è alla base della manutenzione predittiva.

In Kiwibit li abbiamo utilizzati nella realizzazione di un inclinometro in ambito automotive.

mokeup-interattivo

Mockup interattivo

Nel processo di progettazione di un’interfaccia ci sono vari metodi di rappresentazione che consentono di dare un’anteprima visiva al cliente di quello che sarà il risultato dello sviluppo:

 – Wireframe: bozza, disegnata anche a matita su carta, o comunque con una rappresentazione semplice, spesso in bianco e nero, che schematizza la disposizione degli elementi all’interno della vista.

 – Mockup: rispetto al wireframe questa preview è arricchita dei dettagli grafici per avere una rappresentazione fedele di come sarà l’applicazione attraverso una serie di immagini statiche.

 – Mockup interattivo (o Prototipo): a questo livello le immagini non sono statiche ma sono interattive. Questo tipo di rappresentazione permette di avere un’idea dell’usabilità (UX) dell’applicazione in quanto è possibile navigare fra le pagine, cliccare pulsanti, etc…, testando la facilità di utilizzo della stessa su un set di funzioni base.

 

Come può essere utile per la tua azienda?
Avere un’anteprima fedele dell’interfaccia prima che venga sviluppata ti permette di capire dall’inizio se la direzione è giusta e di aggiustare eventualmente il tiro per avere la certezza di essere soddisfatto del risultato finale.

In questo progetto in cui abbiamo realizzato un’interfaccia su Raspberry abbiamo fornito al cliente dei mockup interattivi per testarne il Look & Feel

mvp

MVP

Nello sviluppo di un prodotto innovativo, il Minimum Viable Product, in italiano prodotto minimo funzionante, è una prima versione del prodotto che viene rilasciata e che possiede le caratteristiche minime necessarie a renderla funzionante e testabile.
Individuare e realizzare il Minimum Viable Product serve per arrivare a raccogliere il feedback degli utenti nel modo più veloce ed economico possibile. In base all’esito dei test sul prodotto minimo funzionante si può poi decidere se continuare o meno ad investire e a migliorarlo gradualmente aggiungendo via via nuove funzionalità.

Come può essere utile per la tua azienda?
Nello sviluppo di un nuovo prodotto questo tipo di approccio consente di fare un pianificazione degli investimenti graduale a step di sviluppo incrementali, con la garanzia di avere fin dalla prima versione qualcosa di funzionante.

Nella progettazione di una nuova interfaccia digitale per un macchinario di lavorazione delle pavimentazioni industriali abbiamo adottato questa filosofia, scegliendo una piattaforma già predisposta per le implementazioni successive in ottica Industria 4.0.

postgresql

PostgreSQL

PostgreSQL è un sistema di database relazionale a oggetti open source che utilizza ed estende il linguaggio SQL combinato con molte funzionalità che archiviano e scalano in modo sicuro i carichi di lavoro di dati più complicati. PostgreSQL nasce nel 1986 come parte del progetto POSTGRES dell’Università della California a Berkeley. Oggi quindi conta più di 30 anni di sviluppo attivo sulla piattaforma principale che ne garantisce affidabilità, robustezza delle funzionalità e prestazioni.

Come utilizziamo PostgreSQL in Kiwibit?
In Kiwibit abbiamo utilizzato il sistema di database PostreSQL per molti progetti tra cui il software su misura per gestire più facilmente i processi di lavoro di un consorzio di autoscuole, oppure per l’applicazione web dedicata per la gestione dei flussi di lavoro di Anci Toscana.

QT

QT

In programmazione informatica Qt è un framework, una libreria multipiattaforma, per lo sviluppo di programmi con interfaccia grafica tramite l’uso di widget. Nato negli anni ’90 da due programmatori finlandesi Haavard Nord e Eirik Chambe-Eng è basato sul linguaggio C++ e l’innovazione di alcuni elementi nella sua architettura di base lo hanno resto un framework longevo e molto utilizzato in svariati settori dell’industria. A tutt’oggi Qt è uno degli strumenti da tenere in considerazione per la creazione di applicazioni complesse, potenti e multipiattaforma.

Perchè lo utilizziamo in Kiwibit?

Ormai da diversi anni abbiamo scelto le librerie QT come standard di sviluppo UI dei nostri progetti software su piattaforma Linux embedded. E’ lo strumento ideale per questo contesto e ci ha permesso di portare a termine progetti molto complessi su piattaforme hardware con risorse limitate.

Vuoi saperne di più di come utilizziamo QT? Ne abbiamo parlato sia nei due business case del nostro cliente Project Engineering che in quello del cliente Trimmer ed in questo articolo tecnico del nostro blog al fianco di Yocto, un altro strumento del mestiere di cui vi parleremo presto! 

raspberryPI

RASPBERRYPI

Raspberry Pi nasce come progetto di sviluppo didattico che mira a mettere la potenza dell’informatica e della creazione digitale nelle mani di persone di tutto il mondo. Nato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation, un ente di beneficienza, che coinvolge milioni di giovani nell’apprendimento delle competenze informatiche e di programmazione tra tutte le fasce d’età. Il termine “Pi” nel nome sta, infatti, per Python, ovvero un linguaggio di programmazione ad alto livello orientato agli oggetti. Grazie alle alte prestazioni e al basso costo del computer a scheda singola e il software gratuito il progetto della fondazione rende davvero accessibile a tutti lo sviluppo informatico e la creazione digitale supportata da una community molto attiva e prolifica.

Sostanzialmente, infatti, Raspberry Pi è un mini computer, poco più grande di una carta di credito la cui scheda può essere collegata ad un monitor e svolgere molti dei compiti per i quali oggi utilizziamo un normale computer.

Nel corso degli anni Raspberry Pi è riuscito a ritagliarsi uno spazio anche nel mondo delle applicazioni industriali per il settore manifatturiero. Entro certi limiti e condizioni ambientali di lavoro non troppo critiche si adatta infatti perfettamente ad essere impiegato in ambiente industriale.

Come può essere utile per la tua azienda?
In Kiwibit abbiamo utilizzato Raspberry Pi in uno dei progetti più di successo degli ultimi anni, ovvero Smart Pallet in cui abbiamo creato una postazione integrata per la gestione e tracciabilità di schede elettroniche durante il processo di riparazione

 

users stories

User Stories

Per assicurare che tra la produzione dei documenti di specifica e il deployment del prodotto finito il Committente disponga di un adeguato numero di punti di verifica e di controllo, in modo che eventuali divergenze dalle specifiche possano essere individuate con tempestività, le azioni necessarie alla realizzazione del prodotto vengono suddivise in User Stories, ovvero in descrizioni di funzionalità visibili e verificabili dall’utente finale.
E’ importante che ogni singola User Story sia corredata di uno o più Test di Accettazione realizzati dal committente e condivisi con il fornitore e che le User Stories vengano approvate prima dell’inizio degli sviluppi.

Come può essere utile per la tua azienda?

Lavorare con un fornitore che adotta questo metodo consente di tenere sotto controllo lo sviluppo del lavoro in modo da poter apportare modifiche in corsa. È quindi utile soprattutto per lavori di lunga durata.

 

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Digital twin: cos’è, come funziona, applicazioni e vantaggi

Digital twin: cos’è, come funziona, applicazioni e vantaggi

Il “gemello digitale” è un modello informatico, virtuale, di un elemento reale. 

Oltre agli algoritmi software che lo costituiscono può includere rappresentazioni visuali che aiutano chi lo utilizza a comprenderne il funzionamento ed i risultati, quali ad esempio, diagrammi di flusso o modelli e scansioni 3D mappate con colori diversi in base all’intensità della grandezza che si vuole evidenziare.

A cosa si applica un digital twin

Gli elementi di cui si può costruire il digital twin sono di varia natura:

  • Oggetti: un qualsiasi elemento fisico di cui si voglia studiare il comportamento avvalendosi di una simulazione, da un semplice oggetto di cui si vanno a modellare forma e materiali per fare verifiche di risposta agli stress,  a macchinari con parti elettroniche e meccaniche, con o senza intelligenza a bordo, oppure strutture anche molto complesse, come interi edifici o altre opere di ingegneria civile di cui si voglia ad esempio studiare la risposta ad un sisma.
  • Processi: in riferimento al mondo dell’impresa sono processi i flussi operativi, ovvero le sequenze di azioni che vedono coinvolte figure ed asset aziendali al fine di realizzare un determinato obiettivo: il processo di vendita ad un cliente, il controllo qualità, i processi strategici di misurazione dei risultati e definizione degli obiettivi, la gestione contabile, la ricerca e sviluppo ed il processo produttivo.…
  • Sistemi: sono elementi complessi costituiti da più parti interagenti fra di loro, quali ad esempio un aeroporto oppure un grosso impianto di produzione o ancora un’intera filiera produttiva. In questi casi oltre a modellare le singole sezioni si deve modellare come l’operatività di una parte influisce sulle attività delle altre.
  • Esseri viventi ed ecosistemi: anche il funzionamento degli esseri viventi o i comportamenti di interi ecosistemi possono essere studiati attraverso un modello virtuale.

Sviluppo software su misura HMI progettazione strutture metalliche

Come si realizza un digital twin

Per realizzare un gemello digitale si parte da un’analisi approfondita di ciò che si vuole modellare, analisi che deve veder lavorare insieme gli specialisti IT (informatici, matematici, fisici) che sanno come costruire il modello virtuale, ed i proprietari dell’elemento che si vuole modellare, che hanno la conoscenza specifica dell’elemento e dell’ambiente in cui l’elemento opera.

Un modello “in bit” ben costruito, che tiene conto di tutti gli input rilevanti, che si integra anche con altre applicazioni già presenti per attingere dati di ingresso, e che incorpora gli opportuni modelli matematici, consente di simulare il comportamento dell’elemento reale e di prevederne il comportamento sia al variare del tempo che in scenari ambientali diversi.

Più si hanno chiari gli obiettivi di utilizzo del digital twin, più sarà facile capire quali input ci servono: il digital twin può integrarsi con altre applicazioni già presenti per attingere dati di ingresso e acquisirli inoltre tramite sensori che, se non presenti, devono essere aggiunti al sistema.

Oggi il digital twin può essere reso interagente anche a distanza con il duale fisico grazie all’integrazione di sensori IoT che, tramite la connessione internet, inviano continuamente sul cloud informazioni in tempo reale riguardo allo stato dell’elemento fisico; possono essere sensori di monitoraggio di parametri fisici (temperatura, pressione, umidità, vibrazioni), chimici (ph di un liquido), biologici (battito cardiaco, ossigenazione del sangue), dispositivi di misurazione (ad esempio un contapersone che ci dice quanto è lunga la coda davanti ad uno sportello, una telecamera che rileva il traffico oppure un encoder che misura i giri di un ingranaggio).

Da stabilire come gli utenti interagiranno con il digital twin: utilizzando dispositivi desktop, mobili, in realtà aumentata, tramite hardware deidcati? In base alle risposte, sarà possibile costruire un digital twin adatto alle esigenze di evoluzione aziendale.

I sistemi cyberfisici (o cibernetici)

Dalla connessione fra i due elementi virtuale e reale realizzata attraverso sensori e, come vedremo, anche attuatori, si forma il sistema cyberfisico in cui, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale, il modello virtuale può aggiornarsi ed evolvere in base alle informazioni raccolte, ed effettuare quindi previsioni e simulazioni sempre più accurate.

Un esempio per tutti, Google Maps sta diventando un esteso Gemello Digitale del nostro pianeta: raccoglie informazioni sul traffico grazie agli utenti che lo utilizzano come navigatore e ciò lo rende in grado di prevedere i tempi di percorrenza di un dato tragitto. A questo ha aggiunto i rilievi fotografici con Street View e integra in una “realtà aumentata” le informazioni sulle attività di interesse dell’utente che gli sono intorno, alimentate a loro volta dalle recensioni e dagli input degli utenti stessi.

Nelle soluzioni di industria 4.0 più avanzate il digital twin, basandosi sulle sue previsioni, può inoltre andare a comandare direttamente il suo analogo fisico tramite attuatori elettromeccanici senza l’intervento umano per effettuare correzioni al comportamento dello stesso al fine di evitare scenari indesiderati o guasti.

Per fare degli esempi che fanno già parte del nostro quotidiano una dimostrazione di questo comportamento è data dai sistemi di frenata automatica delle automobili di fronte ad un ostacolo.

Analogamente un pace-maker che interviene autonomamente a ripristinare il segnale cardiaco quando rileva un malfunzionamento del cuore del portatore è di fatto un dispositivo cibernetico: misura acquisendo dati in continuazione, rileva un’anomalia, fa una previsione ed infine agisce modificando lo stato dell’elemento fisico prima che il “guasto” sia irreparabile.

Come può essere utile per la tua azienda?

Ritornando in ambito industriale, l’introduzione dei digital twin a vari livelli può portare molti vantaggi, vediamo quali.

Miglioramento della progettazione 

Il digital twin è a tutti gli effetti un banco di prova virtuale grazie al quale si possono effettuare agilmente test di durata degli oggetti accelerando lo scorrere del tempo per valutare l’usura dei pezzi, o, al contrario, si può andare a dilatare il tempo per investigare a fondo successioni di eventi rapidissime (es. uno scoppio). 

Si possono inoltre simulare materiali diversi, cambiare forme, cambiare gli agenti esterni e vedere qual è la risposta del sistema in situazione difficilmente riproducibili, se non addirittura distruttive, su un campione reale.

Questo è quello che abbiamo fatto in questo progetto in cui grazie ad un’interfaccia software di modellazione combinata con l’analisi fem si può andare a simulare il comportamento di una struttura a seguito di vari tipi di sollecitazioni.

Nuovi modelli di business 

La possibilità di fare previsioni offerta dal gemello digitale consente, ad esempio, di poter offrire servizi di manutenzione pianificata.
Tenendo sotto controllo costante lo stato e le prestazioni di un determinato prodotto sulla base delle informazioni raccolte dal digital twin tramite la sensoristica è inoltre possibile ideare nuovi servizi: secondo il concetto di “servitization” si possono proporre contratti legati allo “sfruttamento” del prodotto in ottica pay-per-use, pay-per-availability, pay-per-performance.

Formazione del personale

l digital twin può essere utilizzato come strumento di formazione e documentazione di un macchinario o di un sistema, e può essere in tal senso abbinato anche a strumenti di realtà aumentata che rendono l’apprendimento più immersivo.

Attività di manutenzione predittiva di macchinari ed impianti

In fase di manutenzione, l’operatore può interagire con il digital twin, comunicare la diagnostica e valutare in tempo reale quanto si discosta il comportamento reale della macchina/impianto/linea di produzione rispetto all’ideale previsto dal gemello digitale. Può inoltre visualizzare anche i documenti e lo storico dei dati relativi a ciò che sta controllando  e analizzare predittivamente le possibili evoluzioni.

Non solo manifattura

Oltre che al già citato mondo dell’industria, i Digital Twin trovano applicazione in svariati settori, dal retail in cui possono essere impiegati per costruire esperienze personalizzate per il cliente, ai trasporti grazie al fatto di poter acquisire dati dai veicoli connessi. Nel settore pubblico possono trovare impiego in sanità e nelle smart cities che con l’avvento del 5G saranno sempre più dotate di dispositivi connessi.

In conclusione, i digital twin e l’Internet of Things hanno un potenziale applicativo molto vasto in qualsiasi settore,  e questo flusso di informazioni digitali può contribuire ad aumentare in generale la qualità di vita delle persone sia in ambito lavorativo che cittadino.

Francesco Ballerini
Software Engineer
Kiwibit

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